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Commenti al testo di Klara Rubino
Nelle calze

Sei nella sezione Commenti
 

 Klara Rubino - 23/11/2017 19:24:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie mille Gianni!
Ciao :-)

 Gianni Vavassori - 23/11/2017 18:13:00 [ leggi altri commenti di Gianni Vavassori » ]

Bella, brava, poesia di vita vera. Ciao.

 Quattrostraccisullapelle - 23/11/2017 17:13:00 [ leggi altri commenti di Quattrostraccisullapelle » ]

Ti auguro di non soffrire mai della "sindrome del plauso", ma solo dell’amore per la Bellezza; il premio per un vero poeta è la stessa " visitazione" della stessa poesia. Poi andranno bene anche gli applausi (già oggi mi sembra non ti manchino del tutto), perché magari premieranno le "fatiche" (lettura, studio, ricerca eccetera) del mestiere "; ma anche mancassero, nulla dirà di più delle tue poesie la Poesia stessa, gli stessi tuoi testi. Gli applausi nulla aggiungono quando ci sono e nulla sottraggono quando assenti.

 Klara Rubino - 23/11/2017 17:01:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Sì mi rendo conto hai ragione, ma per sbloccarsi tutto fa brodo, se no ci si impantana... tanto a me interessa al momento comunicare più che ricevere plausi di merito estetico.

 Quattrostraccisullapelle - 23/11/2017 16:54:00 [ leggi altri commenti di Quattrostraccisullapelle » ]

È interessante il tuo punto di vista, addirittura nobile nell’animo (credo tu sia una bella persona), ma non credo di condividerlo. Dobbiamo a molta letteratura del dolore e dello scandalo il valore di una testimonianza che forse ha mutato a volte le coscienze e quindi poi la cultura di persone o di intere collettività; ma proprio perché la cronaca diventò letteratura nella sua scrittura.

 Quattrostraccisullapelle - 23/11/2017 16:53:00 [ leggi altri commenti di Quattrostraccisullapelle » ]

È interessante il tuo punto di vista, addirittura nobile nell’animo (credo tu sia una bella persona), ma non credo di condividerlo. Dobbiamo a molta letteratura del dolore e dello scandalo il valore di una testimonianza che forse ha mutato a volte le coscienze e quindi poi la cultura di persone o di intere collettività; ma proprio perché la cronaca diventò letteratura nella sua scrittura.

 Klara Rubino - 23/11/2017 16:44:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Il punto di domanda l’ha messo lo smartphone

 Klara Rubino - 23/11/2017 16:43:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro QSP hai fatto benissimo ad esternare il tuo pensiero critico, ma costruttivo e generoso.
Sono scelte che si compiono e quindi rischi che si corrono.
In questa fase di crisi di coscienza, una crisi che dura da diversi anni e puntualmente si acuisce nel periodo natalizio? Ho anche un blocco di scrittura.
Quella domanda sul senso di essere poeta in un mondo in cui homo homini lupus è realmente la faccio anche a me stessa.
Non riesco a scrivere se non così : è una forma di rispetto per la nudità di quelle caviglie, ma anche una forma di protesta/ sciopero.

 Quattrostraccisullapelle - 23/11/2017 16:34:00 [ leggi altri commenti di Quattrostraccisullapelle » ]

L’intenzione è piena, il cuore poetico, manca, a mio miserrimo parere, lo scarto tra la realtà e la poesia, c’è ancora troppa aderenza, troppa sovrapposizione; se non con le immagini, credo si risolva con la lingua stessa; intendo dire che il punto critico non è nel tema o nell’emozione che lo ha originato, ma nel modo espressivo che ritengo incompiuto (sono certamente influenzato da una poesia della Calandrone, l’ho trovata su YouTube, s’intitola San Silvestro-Arco di Travertino; per me è stata un’esperienza "visionaria", ho visto dall’" interno" generarsi la Poesia, traverso una sua particolare manifestazione).
Ho dubitato se fosse stato opportuno un commento come questo, ma la tua intelligenza, la tua generosità, la tua agguerrita combattività idealista, il tuo essere poeta e la tua simpatia, mi hanno alla fine persuaso alla pubblicazione del mio pessimo commento.

 Klara Rubino - 23/11/2017 15:10:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Non era , caro Jacob, forse proprio esattamente imbarazzo...come dire non sapevo se intervenire come avrei voluto, infatti subito sono andata a cercare delle calze, ma era un piccolo negozio e vendeva soli generi alimentari, allora ho pensato gli prendo del tonno, stracchino, nutella, oppure se fosse meglio rispettare quel senso di dignità al quale ancora era aggrappato.Dopo avere scrutato il suo sguardo ho capito che aveva fame, ma finché durava, preferiva sopportarla che chiedere l’elemosina, come invece faceva l’altro davanti all’ingresso, al quale ho dato i soldi perché appunto mostrava il cappello ai passanti.
Stamattina mi sono domandata chissà se tra qualche mese al posto della baguette avrà in mano il Tavernello...quando avrà perso, cosa Che non gli auguro affatto, anche quella dignità che mi ha tanto colpito.
Dignità del povero, avrei dovuto intitolare la poesia .

 Jacob l. - 23/11/2017 14:52:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Ci imbarazza semmpre, chissà perchè, trovarci fianco a fianco con il bisogno. Ormai viviamo tutti nella terra del disincanto.
Bella poesia, rende bene l’idea.
J.

 Klara Rubino - 23/11/2017 08:32:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Vi ringrazio:
Salvatore, anche per l’involontario doppio commento che da fuori...fa numero! :-)
E ti dico che qui la poesia della realtà non è bellezza; è un ossimoro e un senso di irrisolto, elementi che tante volte inseriamo nelle nostre poesie!
Annamaria, ti ringrazio perché hai colto l’intento di fondo: quella stessa sera a cena ho detto:"Oggi al Conad..." e poi mi sono fermata perché ho capito al volo che non avrebbe interessato i commensali, avevo però bisogno di esternare, allora mi sono detta "Chissà se a qualcuno dei miei amici poeti interesserà...forse a qualcuno Sì!
Giulia, grazie, ho tolto tutto il superfluo: i miei pensieri, le mie intenzioni e quell’aggettivo nel finale" morbide" non sai quanto mi stona, ma è così che esprimo il mio disagio. ..ed infatti nel titolo non sono riuscita a ripeterlo.
È una questione di rispetto: la poesia è nuda perché quelle caviglie erano nude, la pelle scura era bianca intorno all’osso perché screpolata e secca; i vetri della macchina appannati dal freddo di questo principio d’inverno...la mattina inizio a trovarli ghiacciati!
Un calorosi abbraccio a tutti voi!

 Giulia Bellucci - 23/11/2017 08:13:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Meravigliosa e si commenta da sola. Un quadro ben dipinto! Un abbraccio.

 Annamaria Pambianchi - 22/11/2017 21:59:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Un momento della vita quotidiana fatto di sguardi così intensi da essere quasi intollerabili ( quelle scarpe troppo larghe e dunque parlanti . E’ così che quel che accade prende una forma e non si perde nella corrente opaca del fiume che scorre....
Un caro saluto, Klara.

 Salvatore Pizzo - 22/11/2017 18:12:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Attimi che hanno in sè una poesia intensa di emozioni, pur nella normalità di gesti e naturali imbarazzi...
Molto sentita
ciao

 Salvatore Pizzo - 22/11/2017 18:12:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Attimi che hanno in sè una poesia intensa di emozioni, pur nella normalità di gesti e naturali imbarazzi...
Molto sentita
ciao